“Un risultato storico per una delle più antiche università d’Europa che continua ad essere ai vertici della ricerca e della reputazione mondiale, dopo quasi 800 anni di storia, confermandosi centro di attrazione internazionale per le migliori menti scientifiche e incubatrice per trasferimenti tecnologici”. Così l’assessore al sistema dell’istruzione e formazione del Veneto si congratula con il rettore Rosario Rizzuto, docenti, ricercatori, dirigenti amministratori e personale dell’ateneo di Padova per la prima posizione conquistata (a pari merito con Bologna) nella classifica delle università italiane e il116°posto nella classifica mondiale, secondo il Best Global Universities ranking 2020 stilato dalla testata americana “US News & World Report”. La classifica ha preso in esame 1.500 università in 81 diversi paesi nel mondo, valutando diversi indicatori, tra cui il numero di libri e pubblicazioni realizzate, citazioni, conferenze, collaborazioni internazionali. Nella classifica Padova ottiene il risultato migliore tra gli atenei italiani in ingegneria elettrica ed elettronica, biologia molecolare e genetica, scienza delle piante e degli animali, psichiatria e psicologia, scienze dello spazio. “Per l’università italiana che con Copernico, Galileo, Vesalio, Harvey, Vallisnieri e Morgagni, è stata la culla della moderna rivoluzione scientifica – commenta Donazzan – si tratta di una lusinghiera e meritata attestazione di continuità, confermata dalla circolarità di ‘cervelli’ di cui danno prova gli indicatori relativi a presenze internazionali tra studenti e docenti, e dai risultati eccellenti conseguiti proprio nelle materie scientifiche, che sono la chiave di volta delle nuove conoscenze e dello sviluppo tecnologico”. “L’ottimo posizionamento dell’ateneo patavino nel panorama mondiale del mondo accademico – conclude Donazzan – vede la Regione impegnata a valorizzare e a rafforzare ancor più i rapporti di collaborazione con il primo ateneo del Veneto per sostenerne la funzione di didattica e di ricerca, la capacità di attrazione di cervelli e talenti, e l’interazione con il tessuto imprenditoriale e produttivo del territorio e del Paese”.