Treviso regna, Belluno merda, La vita è breve, goditela e altro. I vandali della bomboletta colpiscono l’istituto Catullo di Belluno. Muri dei corridoi interni completamente imbrattati, scritte e scarabocchi di vernice azzurra ovunque: sul raid avvenuto probabilmente tra la notte del 25 e del 26 dicembre sono aperte le indagini. Il dirigente Michele Sardo ha fatto denuncia alla Digos ma, sui possibili autori, ancora non si sa nulla. Certo è che la bravata costerà circa 5mila euro all’istituto, tanto servirà per rimettere a nuovo i muri e cancellare completamente le vergognose scritte. «Escludiamo ogni matrice politica o violenta commenta tagliando corto il questore Michele Morelli -, si tratta di una ragazzata, comunque un gesto orribile. La scuola, in quei giorni, si presentava come un obiettivo piuttosto facile, aperta com’era a causa di interventi di riqualificazione sismica». Le indagini sono in corso e il questore intende mantenere il massimo riserbo. Quel che finora sembra certo è che il gruppo di buontemponi per introdursi all’interno dell’edificio ha atteso la complicità del buio ed ha guadagnato i corridoi senza scassinare nessun ingresso. L’ipotesi però che l’autore possa anche nascondersi in casa non è da escludersi Se così fosse i riferimenti al capoluogo di pianura, allora, non sarebbero che un modo per sviare l’attenzione sui reali autori e, forse, le indagini.