Due versioni per gli stessi fatti, quelle uscite ieri nel processo che ha messo in piazza presunti veleni e malefatte che avrebbero elettrizzato il clima al pronto soccorso dell’ospedale cittadino tra il 2013 e il 2014 arrivando fino alla centrale di uno studio medico privato origine di tutti i dissidi. Sapeva o non sapeva il primario, Giovanni Goigoux, che un suo medico, Marco Sommavilla, dava una corsia preferenziale, senza attesa e senza ticket, a quei pazienti che erano anche suoi clienti nell’attività privata di medico dello sport alla BllMed? Il dottor Alessio Vainella, oggi passato ad altro ospedale e all’epoca anche socio alla BellMed con attività di medicina estetica, ha detto di sì. Stessa posizione da parte di un’infermiera, anche lei andata via dal pronto soccorso. Il primario, secondo la loro versione, era perfettamente a conoscenza di quegli abusi, ma avrebbe liquidato la faccenda affermando semplicemente finché non lo beccano…. Frase però smentita ieri dal primario che ha riferito di non essere stato a conoscenza di possibili reati. Diversamente, ha detto, avrebbe agito segnalando a chi di dovere, cosa che fece subito dopo il blitz dei Nas.