Una ragazzina non ancora sedicenne vendeva sue foto hot sui social e in questo modo avrebbe racimolato fino a 2.500 euro al mese. Il caso, sul quale indagano i carabinieri, per accertare chi abbia partecipato al traffico di immagini della minorenne, è emerso grazie alle testimonianze raccolte durante un ciclo di incontri su cyberbullismo e legalità promosso nelle scuole padovane dell’Arma dei Carabinieri e dal Lions club. Nell’ultimo anno scolastico il programma ha coinvolto 1.500 alunni di tredici scuole della provincia, dal quarto anno delle elementari al secondo delle superiori. La ragazzina, come molti coetanei, navigava su internet anche di notte, per eludere il controllo dei genitori. E proprio durante le ore notturne spediva le foto delle sue parti intime sui social, in cambio di denaro, riuscendo a raggiungere un ‘giro d’affarì di migliaia di euro. Nell’ambito del progetto è emersa anche la storia di una ragazzina rimasta vittima di episodi di bullismo dalle classi elementari alla terza media.