Dall’inizio dell’anno sono stati assunti in Veneto 90 mila lavoratori nel settore turistico. Il settore complessivamente va davvero bene, ma i nostri operatori hanno bisogno di ulteriore forza lavoro, che non sempre è possibile trovare nell’attuale mercato. Le città d’arte con il 40% delle assunzioni, il 27% solo a Venezia, si confermano le punte di diamante ma ci sono altri elementi interessanti.
Il mercato del lavoro del turismo risulta oggi in crescita come uno dei comparti più attivi nel reclutamento di lavoratori in Veneto, nonostante le persistenti difficoltà di reperimento denunciate dagli operatori del settore.
L’analisi di Veneto Lavoro prende in considerazione il territorio regionale, nelle diverse declinazioni di: città d’arte, località balneari, Dolomiti, terme euganee, Altopiano di Asiago e colline del Prosecco.
Con un totale di oltre 90mila assunzioni nei primi sette mesi del 2023 e circa 70mila lavoratori interessati, nelle principali aree a vocazione turistica della regione si registrano infatti variazioni positive sia rispetto al 2022 che al 2019. In particolare, nelle città d’arte (Padova, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza) la domanda di lavoro dipendente nel turismo tocca quasi 37.700 assunzioni, con 23mila lavoratori coinvolti, segnando un +4% rispetto all’anno scorso e un +7% sul 2019. Venezia da sola conta 24.500 assunzioni e 12.500 lavoratori. Sul litorale veneto le assunzioni sono state 28.400, superando anche in questo caso i livelli del 2019 (+13%) e del 2022 (+4%). Andamenti simili si registrano nelle altre aree: 15.100 assunzioni sul Garda (+8% sul 2019 e +5% sul 2022), 4.700 per l’area delle Dolomiti e 2.900 inerenti alle attività turistiche delle terme euganee. Sulle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene e sull’Altopiano di Asiago l’ammontare delle assunzioni è inferiore rispetto agli altri territori ma registra una crescita più consistente rispetto agli anni precedenti (+17% sul 2019 per le prime e +20% per l’Altopiano).
Verona e Venezia si contraddistinguono inoltre per una domanda di lavoro legata anche all’offerta di altri servizi turistici, quali intrattenimento e organizzazione di spettacoli.
Camerieri, cuochi in alberghi e ristoranti, baristi, addetti all’accoglienza, addetti alle pulizie, bagnini, ma anche attori e cantanti le figure più ricercate. Cresce il volume di giovani assunti e degli over 55, aumenta anche il peso della componente straniera.Il peso dei contratti a termine sul totale delle attivazioni è superiore all’85% nelle maggior parte dei territori e sfiora il 100% nelle Dolomiti, mentre scende sull’Altopiano di Asiago e sul sito Unesco delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.