Un approfondimento sul settore del gioiello e anche di ampio respiro su tutta l’economia italiana con la testimonianza diretta di Gabriele Aprea, presidente Club degli Orafi Italia e Chantecler, Emanuele Aliotti Visdomini, vice presidente Vhernier, che hanno illustrano la loro diretta esperienza nella quale la marca ha permesso di salvaguardare il Made in Italy. Il presidente Gabriele Aprea, ha dichiarato: “negli ultimi anni per quanto la produzione sia rimasta in Italia, molte imprese del lusso sono stata cedute all’estero, così come la loro distribuzione. Per quanto noi italiani veniamo ancora apprezzati per il nostro know-how, ogni volta che un’impresa viene venduta all’estero il nostro Paese diventa più povero”. Corrado Facco, direttore generale di IEG, ha enfatizzato come Vhernier sia un esempio di brand Made in Italy da prendere ad esempio, per creare un’identità di brand che sia oltre che italiana anche socialmente responsabile. Prosegue: “con Club degli Orafi, Federpreziosi e tutte le associazioni di settore l’obiettivo è di creare un commercio trasparente che dia valore al lavoro italiano, grazie ad imprese che fanno sistema e ad una filiera tracciabile”. ha chiuso l’intervento Matteo Marzotto, vice presidente esecutivo di IEG: “La gioielleria italiana fa parte a pieno titolo del mondo della Moda”.