Vino di qualità, il Veneto è sempre al top

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I viticoltori veneti attendevano a braccia aperte i dati ufficiali definitivi dell’ultima vendemmia. Eccoli finalmente: 14 milioni di quintali di uva per oltre 11 milioni di ettolitri di vino, di cui l’80% a Denominazione. Il Veneto poi rimane prima in Italia per produzione ed export. I numeri sono arrivati questa mattina in occasione del terzo e ultimo focus 2020 del Trittico Vitivinicolo, “storico” evento organizzato giocoforza online da Veneto Agricoltura con Regione e Avepa, che ha visto la partecipazione di oltre un centinaio di operatori.

Nell’occasione, l’Assessore regionale all’Agricoltura, Federico Caner, ha ribadito l’importanza e la necessità di stringere un rapporto sempre più stretto tra agricoltura, nello specifico il comparto del vino, e il settore del turismo al fine di valorizzare e promuovere sempre più il territorio e le eccellenze agroalimentari che il Vento sa esprimere. Ma ha anche chiesto più collaborazione tra gli operatori del settore, tra loro e con la stessa Regione, la quale offre servizi all’importante settore agricolo anche attraverso queste iniziative che, come ha sottolineato il Commissario straordinario di Veneto Agricoltura, Alberto Negro, sono di importanza strategica per il comparto. Il Trittico ormai da molti anni, ha ribadito Negro, tiene costantemente monitorata tutta la filiera del vino, dalla produzione alla commercializzazione, offrendo concreti strumenti formativi e di analisi quanto mai importanti per il successo nella competizione nazionale e internazionale.
Complessivamente, la vendemmia 2020 – senz’altro molto positiva, in particolare per i vini rossi, in termini sia di qualità che di quantità, come hanno sottolineato Luca Furegon di Avepa e Nicola Barasciutti della Regione Veneto-Direzione Agroalimentare – ha prodotto nel Veneto 14.039.000 quintali di uva, una quantità superiore rispetto allo scorso anno (che era stata di 13,159 mln/q) e inferiore rispetto all’abbondante vendemmia del 2018 (16,409 mln/q). Di questi 14 milioni di quintali, ben 10 milioni (per l’esattezza 9,936 mln/q) sono DOC e DOCG e circa 3 mln/q (2,921 mln/q) IGT, a conferma dell’altissima qualità ormai raggiunta dal vigneto veneto.

La parte del leone come sempre l’ha fatta il Prosecco (un risultato che quasi non fa più notizia) con 4,241 mln/q di uva prodotta, segnando un balzo del +19,42% nel quadriennio 2017-2020 (+1,5% rispetto al 2019). Seguono a distanza siderale tutte le altre Denominazioni: Delle Venezie cioè il Pinot grigio (1,379 mln/q; +2,92% rispetto allo scorso anno); Conegliano-Valdobbiadene (1,005; -2,56%); Valpolicella (0,773; -14,30%); Soave (0,584; -22,51%); Garda (0,351; +15,13%); Venezia (0,343; -1,11%); Asolo Prosecco (0,285; +31,54%); Bardolino (255; +2,59%); Valdadige (0,153; +7.70%), ecc. Ricordiamo che l’elenco completo delle performance raggiunte nel 2020 dalle 21 Denominazioni venete sono disponibili, assieme a tutte le slide presentate questa mattina (superfici, export, ecc.) all’indirizzo internet: https://www.venetoagricoltura.org/evento/consuntivo-vendemmia-2020-e-focus-su-il-mercato-del-vino-veneto/

La parte del leone come sempre l’ha fatta il Prosecco (un risultato che quasi non fa più notizia) con 4,241 mln/q di uva prodotta, segnando un balzo del +19,42% nel quadriennio 2017-2020 (+1,5% rispetto al 2019). Seguono a distanza siderale tutte le altre Denominazioni: Delle Venezie cioè il Pinot grigio (1,379 mln/q; +2,92% rispetto allo scorso anno); Conegliano-Valdobbiadene (1,005; -2,56%); Valpolicella (0,773; -14,30%); Soave (0,584; -22,51%); Garda (0,351; +15,13%); Venezia (0,343; -1,11%); Asolo Prosecco (0,285; +31,54%); Bardolino (255; +2,59%); Valdadige (0,153; +7.70%), ecc. Ricordiamo che l’elenco completo delle performance raggiunte nel 2020 dalle 21 Denominazioni venete sono disponibili, assieme a tutte le slide presentate questa mattina (superfici, export, ecc.) all’indirizzo internet: https://www.venetoagricoltura.org/evento/consuntivo-vendemmia-2020-e-focus-su-il-mercato-del-vino-veneto/

Relativamente alla superficie vitata, suddivisa per varietà, la Glera (Prosecco) si posiziona al primo posto con oltre 36.000 ettari coltivati, seguita da Pinot Grigio (16.147), Garganega (8.923), Corvina (7.050), Merlot (5.797) e tutte le altre.

Come accennato, se la vendemmia 2020 nel Veneto è andata bene, altrettanto però non si può dire per l’export di vino che, come ha sottolineato Alessandra Padoan della U.O. Sistema Statistico della Regione Veneto, a causa delle difficoltà dell’anno in corso, ha visto interrompersi la lunga e inarrestabile crescita che negli ultimi anni aveva portato la nostra Regione nelle prime posizioni della graduatoria mondiale dei Paesi esportatori.