Terzo vivaio in Italia ad usare una serra a vetro a cielo aperto e il primo a livello nazionale che impiega un pavimento per la riduzione dell’apporto idrico. C’e’ tutta la tecnologia buona che sfrutta il cambiamento climatico e riduce a zero gli sprechi nella Floricoltura Ghisa a Montecchio Maggiore in provincia di Vicenza. I titolari Matteo e Thomas Frigo, diplomati e laureati in agraria sono due giovani imprenditori agricoli under 30 che hanno investito nell’innovazione per rispettare l’ambiente ricorrendo alle misure del Programma di Sviluppo Rurale per un importo massiml previsto pari a 600mila anticipando la cifra di tasca propria. Si sono rivolti agli esperti olandesi per portare al massimo la loro produzione di fiori e piante, concentrandosi per ora su ciclamini, viole, primule e miusotis (nontiscordardime) con l’obiettivo di un’ampia offerta. All’ ombra dei Colli Berici si attendono i primi raggi del sole tutte le mattine per avvolgere meccanicamente il telo sul soffitto e godere della luce naturale. Una vista panoramica accoglie i clienti e il benificio per foglie, petali e radici e’ uniforme per una regolare maturazione. Tutti i vasetti sono adagiati su suolo a tre strati di ghiaia a tessuto isolante con irrigazione a circolo chiuso e riscaldamento sotterraneo. Corsie specifiche elettriche di 70 metri silenziose per trasportare le cassette sostengono i collaboratori nel lavoro impegnati nella piantumazione stagionale. L’attivita’ e’ a regime da maggio dell’anno scorso. Entro i primi mesi del 2020 tutto sara’ al completo negli 8mila metri quadri, per diventare a tutti gli effetti un garden al top in termini di economia green e circolare.