BELLUNO. Vomito, schiamazzi, urina contro le vetrine dei negozi e atti vandalici contro i monumenti cittadini. L’altra faccia del Natale è maleducazione e nottate fuori controllo. Perché le festività più amate dell’anno non sono tutte lustrini e buoni propositi. Ieri mattina, per residenti e negozianti del centro, è stato un pessimo risveglio. Chiazze di vomito punteggiavano colonne, vetrine e lastricato dei portici, pozze di urine a terra e contro il monumento ai caduti erano testimoni di una nottata sotto il segno dell’anarchia. Più di qualche commerciante si è trovato a dover lavare l’esterno della propria bottega per poter accogliere dignitosamente i clienti mentre per i residenti il risveglio è stato l’atto finale di una notte disturbata da urla e baccano. Tutta colpa delle casette del brulè. In molti ne sono convinti e, arrabbiati, puntano il dito contro i quattro punti ristoro montati come ogni anno all’interno dei giardini tanto da organizzare una raccolta firme. Il sindaco Jacopo Massaro, però, non ci sta a mettere sulla graticola le casette natalizie. «Nelle altre località turistiche di montagna sono un punto di attrazione apprezzato e voluto da tutti commenta -, qui ci sono gruppi che le osteggiano. Eppure le casette del brulè sono tra i divertimenti più richiesti dai visitatori all’ufficio informazioni di piazza Duomo. Il problema, piuttosto, è l’educazione dei nostri figli. Pochi giorni fa guardando i filmati delle telecamere del centro abbiamo visto ragazzini di 15 anni andare in giro alle 3 di notte. Come si fa a lasciare giovani di quell’età in giro a quelle ore? Questo non è un problema del Comune!».