«Alla faccia dei reati in calo di cui si va raccontando nei ministeri romani. Il raid criminale di Preganziol, ultimo di una lunga serie in varie aree della regione, bancomat che continuano a saltare, rapine, violenze e brutalità contro gli anziani, la rabbia e la paura della gente gridata ai media come una richiesta d’aiuto, va ascoltata con grande attenzione. Per questo combatto da tempo con la forza che uno Stato ultracentralista dà a un Presidente di Regione: quella della denuncia».Luca Zaia commenta l’ennesima scorribanda criminale, che ha messo stavolta nel mirino la località Borgo Fiorito di Preganziol, in provincia di Treviso. «Anche in questo come in molti altri casi – incalza il Governatore – un cittadino, esasperato e impaurito, ha sparato in aria, esercitando il suo sacrosanto diritto all’autodifesa, ma anche mandando un messaggio forte: fate qualcosa, non ne possiamo più». Conclude Zaia: «O lo Stato fa davvero quel che serve e lo fa subito, o dichiari la resa e riveda le competenze in materia di sicurezza, lasciando fare chi ha idee, e i soldi è capace di trovarli, come il Veneto e i veneti.